Codici segreti, algoritmi, decrittazioni sono parole da film d’azione che ci riportano al presente, ma ci fu un generale romano (a caso) che tra i primi utilizzò un codice crittografico per evitare che gli ordini cadessero nelle mani dei suoi nemici.
IL CIFRARIO DI CESARE
È proprio Svetonio, nella Vita dei Cesari, a raccontarci come il generale romano utilizzava per la sua corrispondenza riservata un cifrario monoalfabetico dove ogni lettera veniva sostituita dalla lettera che la seguiva di tre posti nell’alfabeto.
… si qua occultius perferenda erant, per notas scripsit, id est sic structo litterarum ordine, ut nullum verbum effici posset: quae si qui investigare et persequi velit, quartam elementorum litteram, id est D pro A et perinde reliquas commutet
Svetonio – Vita dei Cesari
Nel cifrario di Cesare la chiave segreta era quindi un numero, il numero che indicava di quanti caratteri veniva traslato l’alfabeto per riscrivere il messaggio (traslitterazione 3).
- l’alfabeto – A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z
- diviene – D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z A B C
Sempre secondo Svetonio, Ottaviano Augusto sostituiva la A con la B, la B con la C fino all’ultima lettera dell’alfabeto, la X che veniva sostituita con la doppia A.
IL BIMILLENARIO E UN TERRITORIO DA SCOPRIRE
Con l’evento del 22 marzo 2019 sono iniziate ufficialmente le celebrazioni per il Bimillenario della morte di Germanico Cesare, le attività sono poi proseguite per tutto l’anno – con il Convegno Internazionale del 24-25 maggio e poi con la Mostra-Installazione Germanico Cesare… a un passo dall’Impero a partire dal 19 ottobre 2019, data della morte del generale romano e prorogata sino al 24 maggio 2020.