Il secondo imperatore di Roma, conosciuto da tutti come Tiberio, nacque il 16 novembre del 42 a.C. a Roma, sul Palatino, suo padre era l’omonimo Tiberio Claudio Nerone – uomo politico, di spirito repubblicano, che ebbe la singolare capacità di essere sempre dalla parte dei vinti, prima con Cesare e poi coi cesaricidi – e Livia Drusilla colei che, anche se incinta del secondo figlio, il futuro Druso Maggiore, fu sottratta al marito da Ottaviano che accolse con lei anche il primogenito.
TIBERIO, DALLA GIOVENTÙ ALL’ADOZIONE DI GERMANICO.
Sino a partire dall’infanzia, la sua intera vita fu segnata dalla presenza di Augusto, prima patrigno, poi suocero, infine padre adottivo poco convinto del valore del suo successore.
Già che i primi anni di vita lo videro in giro per le vie travagliate scelte dal padre, tra Napoli, la Sicilia e poi la Grecia in Acaia e a Sparta. Tornarono a Roma nel 38 a.C. e qui accadde, come detto, che Ottaviano si invaghì di Livia a cui fu imposto il divorzio: a quattro anni Tiberio dovette abbandonare il padre. Padre che perse a soli nove anni, nel 33, quando si ritrovò a pronunciare l’elogio funebre dai rostri.
Indossò la toga virile nel 27 a.C. poi partì come tribuno al seguito dell’imperatore per l’Hispania cominciando la sua esperienza militare a 16 anni.
A 22 anni si recò presso il Re dei Parti per ottenere indietro le insegne perse dalle legioni di Crasso e, insieme al fratello Druso – che qualche malelingua vociferava figlio di Ottaviano – cominciò poi un’intensa attività militare che portò la frontierà dell’impero si sul Danubio.
Nel 20 a.C. sposò Vipasania Agrippina, figlia del grande generale di Augusto Marco Agrippa, che le diede come figlio Druso Minore. Ma anche in questo, nonostante nel 12 a.C. lei aspettasse un nuovo figlio, dovette ripudiarla per sposare Giulia, la figlia di Ottaviano Agusto.
Si deve a lui la conquista della Pannonia, e proprio mentre era in quei territori, nel 9 a.C. seppe della morte del fratello Druso Maggiore e che a lui spettava proseguire la guerra in Germania in cui ottenne altre vittorie.
Furono gli atti della moglie (e i suoi costumi) e la scelta di successione ai due nipoti di Augusto Gaio e Lucio che probabilmente, a 36 anni, lo indussero al ritiro presso l’isola di Rodi. Era il 5 a.C., tornò a Roma solo nel 2 d.C. dopo che, morti Gaio e Lucio e divenne di fatto l’erede designato a imperatore con l’obbligo di adozione di suo nipote Druso Claudio Germanico.
Nel 14 d.C. alla morte di Augusto, divenne imperatore a 56 anni.
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